“Rompiamo le Righe” alla riscoperta del Quartiere Adriano.
Sabato è stata una giornata fuori dagli schemi, grazie a “Rompiamo le righe!” la festa d’ avvio del progetto LaCittàIntorno per la rigenerazione urbana dei quartieri “intorno” di Milano di Fondazione Cariplo, che ha animato il quartiere Adriano, con tantissime attività per grandi e piccini.
Come WonderRide, abbiamo contribuito alla riuscita di questa grande festa nel modo che ci è più caro: esplorando il territorio in bicicletta.
La nostra curiosità da sempre ci porta a varcare i confini di quartieri sconosciuti, trovare passaggi, scorci insoliti che trascendono le linee definite dalle mappe. E, quando gli amici di Non Riservato ci hanno coinvolto, non potevamo non cedere, ancora una volta, alla tentazione di organizzare una Wonder esplorazione.
Abbiamo zigzagato tra le vie di NoLo e i dintorni del naviglio Martesana scoprendo personaggi della street art, cascine e giardini nascosti fino ad arrivare ad esplorare il quartiere Adriano, così vicino, ma, anche così poco conosciuto.
Lungo il percorso abbiamo seguito una segnaletica non convenzionale, che abbiamo realizzato recuperando materiali non utilizzati da tempo: cassette in legno e pali dimenticati in soffitta da troppi anni, che con un pò di fantasia e colore hanno ripreso vita segnalando la strada ai ciclisti che volevano raggiungere il quartiere Adriano e la sua festa.
Giunti in quartiere Adriano, siamo rimaste incredibilmente sorprese dalla trasformazione avvenuta nel piazzale di Largo Bigatti: ad aspettarci c’erano tantissime iniziative organizzate da diverse realtà culturali, eventi per grandi e piccini, giochi d’altri tempi che hanno portato i nonni ad usare i giochi in legno della loro infanzia con i propri nipotini.
Il colore ha invaso la piazza con palloni gonfiabili che segnalavano i luoghi per i diversi progetti e con allestimenti creativi. La musica ha richiamato i residenti del quartiere ma anche attirato persone da lontano, che si sono riversati nel piazzale per fare festa tutti insieme.
Dimostrando che, a volte basta immaginare e mostrare alle persone il potenziale degli spazi, che troppo spesso sono rimasti vuoti e abbandonati, con iniziative culturali e creative per mostrare come i luoghi potrebbero diventare se ripensati per rispondere ai bisogni di socialità, come si è voluto fare durante la festa di sabato.